Blog di Paolo

Tecnica Alexander sempre più scientifica

da | 18 Ott 2018 | Alexander

La Tecnica Alexander non ha bisogno di prove scientifiche, ma la società sì. Nella medicina avanza il concetto di evidenza scientifica, e la Tecnica Alexander si adegua. 

Un recente studio condotto in Inghilterra dal prof. Ian Loram presso il Centro di Biomedicina della Manchester Metropolitan University, ha dimostrato scientificamente quello che nella pratica della Tecnica Alexander chiamiamo Controllo Primario, cioè la relazione tra l’attività muscolare del collo e il comportamento del resto del corpo.

Il Prof. Loram ha sviluppato un ecografo indossabile per registrare l’attività dei muscoli del collo e renderla visibile ai soggetti sotto osservazione. Questi erano 21 violinisti, rivestiti di sensori per effettuare misurazioni fotografiche, elettromiografiche, elettrodermiche e per misurare la pressione esercitata sulla mentoniera per sorreggere il violino. A loro veniva chiesto di portare lo strumento in posizione e suonare brani di difficoltà variabile. Lo studio ha dimostrato che i movimenti indesiderati del collo possono essere prevenuti volontariamente; che c’è una relazione causale tra la regolazione volontaria dei muscoli del collo e il controllo globale del movimento; che l’inibizione selettiva dei muscoli del collo riduce il costo globale del movimento.

Lo studio è stato condotto secondo rigorosi standard scientifici, e per questo motivo la Tecnica Alexander non viene menzionata, ma i risultati ottenuti sono altamente significativi per il nostro metodo. Oltre a dimostrare l’esistenza di una relazione alla base della nostra pratica rieducativa, ci aiutano a comprenderla meglio e incoraggiano a proseguire le ricerche. Il concetto di Uso e di come possa essere migliorato tramite l’inibizione cosciente e le direttive appartengono alla pratica quotidiana della Tecnica Alexander. Forse un giorno si potranno comprendere e spiegare anche scientificamente, ma intanto continuiamo a usare questi strumenti con fiducia, perché finora si sono dimostrati altamente efficaci.

Lo studio del Prof. Ian Loram è stato pubblicato in aprile 2017 ed è scaricabile da qui: https://ieeexplore.ieee.org/document/7792725/authors#authors

La lettura integrale può risultare difficile ai non addetti, perciò ho tradotto il riassunto.

Proactive Selective Inhibition Targeted at the Neck Muscles: This Proximal Constraint Facilitates Learning and Regulates Global Control

Abstract

Mentre è nota la funzione muscolare individuale, il valore sensoriale e motorio dei muscoli all’interno della rete sensomotoria di tutto il corpo è complicato. In particolare, la relazione tra l’azione dei muscoli del collo e le sinergie muscolari distali non è nota. Questo lavoro dimostra una relazione causale tra la regolazione dei muscoli del collo e il controllo motorio globale. Studiando violinisti mentre eseguono compiti manuali non qualificati e qualificati, abbiamo fornito loro un feedback ecografico dei muscoli del collo con la richiesta di ridurre al minimo i cambiamenti muscolari in quest’area durante l’esecuzione del compito e abbiamo osservato l’effetto indiretto di questi sul movimento di tutto il corpo. L’analisi delle registrazioni ecografiche, cinematiche, elettromiografiche ed elettrodermiche ha mostrato che l’inibizione proattiva mirata dei muscoli del collo ha un effetto globale indiretto che riduce il costo del movimento, riduce complessi schemi di movimento involontari e irrilevanti ai fini del compito, e migliora l’equilibrio. Questo effetto è distinto dall’effetto dell’allineamento dello sguardo, che aumenta i costi fisiologici e riduce il movimento di riferimento in laboratorio. L’inibizione dei muscoli del collo impone un vincolo prossimale al piano motorio globale, forzando un cambiamento nel controllo sensomotorio altamente automatizzato. La posizione prossimale garantisce un’influenza globale. Il criterio, inibizione di azioni non necessarie, garantisce costi ridotti e facilita variazioni rilevanti per l’attività. Questo meccanismo regola la funzione motoria globale e facilita il rinforzo dell’apprendimento per modificare il controllo sensomotorio inadatto radicato, associato a dolore cronico, lesioni e limitazione delle prestazioni.

Paolo Frigoli

0 commenti