F. M. Alexander
Dall’Australia all’Inghilterra
Frederick Matthias Alexander nacque nel 1869 in Tasmania (Australia). Sviluppò la sua tecnica a partire dal 1890 nel tentativo di risolvere alcuni problemi vocali legati alla sua attività di recitazione. Era già un apprezzato attore a Melbourne quando iniziò a soffrire di una frequente raucedine con perdita totale della voce. Grazie ad un paziente lavoro di osservazione, studio e sperimentazione comprese la radice delle sue difficoltà e trovò il modo di superarle. Inizialmente applicò le sue scoperte all’insegnamento dell’elocuzione ma presto si rese conto dell’influenza che potevano avere in tutte le attività umane e del grande contributo che potevano dare al benessere e alla salute individuale. Decise così di dedicarsi unicamente all’insegnamento del suo metodo e nel 1902 si stabilì a Sidney.
Incoraggiato da alcuni medici, nel 1904 si trasferì a Londra, dove il suo lavoro avrebbe potuto ricevere i dovuti riconoscimenti. Introdusse con successo la Tecnica in ambienti teatrali e in circoli medici, pubblicando diversi opuscoli sui benefici che aveva sulla salute, sulla respirazione e sulla voce. Nel 1910, con la pubblicazione del suo primo libro, Man’s Supreme Inheritance, presentò l’impianto teorico derivato dalla sua esperienza pratica, dove mette in relazione l’istinto con il controllo cosciente nell’uso di se stessi.
In America
Tra il 1914 e il 1924 insegnò regolarmente anche a New York e Boston, dove John Dewey divenne suo allievo e sostenitore, scrivendo la prefazione non solo alla successiva edizione di Man’s Supreme Inheritance (1918), ma anche a quella di Constructive Conscious Control of the Individual (1923) e di The Use of the Self (1932). In questi libri Alexander sviluppa e amplia il suo tema includendo descrizioni pratiche, esempi e storie di casi reali.
Negli gli anni ’20 e ’30 gli allievi di Alexander includevano personalità di alto rilievo politico, religioso come il parlamentare e ministro Sir Stafford Cripps, l’arcivescovo di Canterbury William Temple, capo della chiesa anglicana, il conte di Lytton, personalità letterarie come George Bernard Shaw, Aldous Huxley, Leonard Wolf, e poi medici, scienziati e artisti. Nelgi Stati Uniti, oltre al filosofo John Dewey, erano clienti di Alexander lo storico James Harvey Robinson, i filosofi Horace Kallen and Randolph Bourne, la pedagogista Margaret Naumburg, ideatrice dell’arteterapia, e imprenditori come James B. Duke.
E oltre
Nel 1931 Alexander iniziò un corso triennale per formare nuovi insegnanti della sua Tecnica e permetterne la diffusione. Si era anche adoperato per l’istituzione di una piccola scuola, che iniziò nel 1924, nella quale l’insegnamento ai bambini si svolgeva con attenzione ai “mezzi attraverso i quali” avveniva l’apprendimento, in contrasto con la mentalità del “perseguimento del fine” presente in ogni attività. Nel 1937 un gruppo di 18 medici chiese pubblicamente che la Tecnica Alexander venisse inserita nella formazione medica universitaria.
Allo scoppio della guerra nel 1939 la formazione degli insegnanti subì una brusca interruzione e Alexander si trasferì con la scuola dei bambini negli Stati Uniti. Qui terminò il suo ultimo libro, The Universal Constant in Living (1942), nel quale ci ricorda che usiamo costantemente noi stessi, che il nostro uso influenza il nostro funzionamento e che possiamo coordinare e controllare quell’uso con grandi vantaggi.
Tornato in Inghilterra dopo la guerra, nel 1947 Alexander ebbe un grave ictus che gli procurò un’emiparesi sinistra, dal quale tuttavia si riprese completamente, e continuò ad insegnare la sua Tecnica fino a poche settimane prima della morte, avvenuta nel 1955 all’età di 86 anni.
Fino a noi
Nel 1958 si è costituita in Inghilterra la STAT, The Society of Teachers of the Alexander Technique, il corpo più rappresentativo della categoria, alla quale si sono affiliate le associazioni sorte in vari paesi del mondo, riunite oggi nella ATAS, The Alexander Technique Affiliated Societies.
La Tecnica Alexander si è affermata in ambito sanitario, educativo, artistico e sportivo. Viene prescritta da medici e utilizzata in diverse cliniche. Fa parte del curriculum di molti conservatori di musica e scuole d’arte drammatica. È presente nell’insegnamento della danza, della corsa, del nuoto e di altre discipline sportive. È stata introdotta in varie aziende per la prevenzione dei disturbi muscoloscheletrici.
Fotografie di F. M. Alexander © 2008, The Society of Teachers of the Alexander Technique, London