Rilascio SomatoEmozionale

La memoria del corpo

Il tocco delicato del terpista craniosacrale può avviare processi di rilasciamento che portano il paziente a contatto con aspetti nascosti della sua disfunzione. Questi processi sollecitano la memoria del paziente, come se questa fosse depositata nei tessuti, e portano in superficie le componenti emozionali di eventi traumatici passati, di cui il paziente può non avere nemmeno il ricordo. È come se l’energia traumatica fosse rimasta intrappolata, con le sue emozioni dolorose, liberando le quali cessa di esercitare la sua azione dannosa sull’organismo. Questi processi possono essere agevolati dal dialogo verbale, con il quale il paziente dà voce alle sue sensazioni, alle immagini, ai pensieri, in un percorso che porta a reinterpretare la propria esperienza in chiave evolutiva.

Rilascio SomatoEmozionale

Il concetto di Rilascio SomatoEmozionale si è sviluppato come frutto di molteplici esperienze condotte dal Dr. John Upledger, con i suoi collaboratori, a partire degli anni ’70. Nel praticare la Terapia CranioSacrale si verificavano movimenti spontanei nel corpo del paziente che lo portavano ad assumere la posizione terapeutica, nella quale cessava il dolore e vi era un profondo rilassamento. I rilasciamenti di calore e di tensione che avvengono in tale posizione vengono interpretati come dispersione dell’energia in eccesso, assorbita durante il trauma e localizzata in un’area ristretta del corpo alla quale viene dato il nome di cisti energetica. A questi fenomeni può associarsi l’esperienza di emozioni appartenenti all’evento traumatico originale, come se fossero contenute nella cisti energetica, consentendo di liberarsi definitivamente dei suoi effetti attraverso un processo più generale che prende il nome di Rilascio SomatoEmozionale.

Risoluzione del trauma

Ma cos’è un trauma? Nella comune accezione di trauma fisico abbiamo un impatto sui tessuti che può attivare meccanismi di riparazione, di protezione e di adattamento da parte dell’organismo. La condizione emotiva al momento del trauma sembra giocare un ruolo importante nel processo di elaborazione dell’evento. Un trauma non completamente risolto può manifestare i suoi effetti a distanza di tempo ed in maniera non immediatamente riconducibile ad esso. Possiamo avere traumi anche di origine chirurgica, chimica, ambientale, relazionale, ecc. Un trauma rappresenta un insulto energetico con il quale il corpo deve confrontarsi, e se non è in grado di dissipare subito l’energia traumatica può essere aiutato a farlo in seguito tramite il processo di Rilascio SomatoEmozionale.

Grazie Dr. John

Questa metodica fu insegnata per la prima volta dal Dr. John Upledger a Chicago nel 1980 ed ora può essere appresa tramite i corsi riconosciuti dall’Upledger Institute International.

Con un tocco leggero si può raggiungere la profondità, dove c’è bisogno d’aiuto, dove la disfunzione tiene prigionieri di un passato traumatico. Tensione, accorciamento, rigidità… quanta energia! Ma basta un tocco leggero, amorevole, ed il corpo inizia a parlare, a raccontarsi. Si scoprono cose nuove, si comprendono ragioni, si abbandona la rabbia. In profondità, vicino alla disfunzione c’è sempre qualcuno che ci ama.

P. F.