Blog di Paolo

Benessere e produttività

da | 9 Ott 2019 | Alexander

Il capitale umano

Un’azienda ha bisogno di contare sulle persone che vi lavorano, sulla loro presenza e sulle loro buone condizioni di salute. Queste ultime sono spesso compromesse dal tipo di lavoro che le persone svolgono. Non si tratta necessariamente di attività faticose o particolarmente stressanti, almeno non apparentemente, ma che possono comunque essere fonte di disagio.

I disturbi muscoloscheletrici rappresentano i maggiori problemi di salute occupazionale in Europa. Il 24% dei lavoratori soffre di mal di schiena e il 22% lamenta dolori muscolari. Questo significa che molti lavoratori svolgono la loro attività in condizioni psicofisiche carenti, diminuendo la qualità delle prestazioni e aumentando il rischio di infortuni. La perdita di ore lavorative è enorme e rappresenta un costo elevato per le aziende e per l’intera società.

Le ragioni che portano all’insorgenza dei disturbi muscoloscheletrici vanno ricercate nelle abitudini psicofisiche che il lavoratore adotta nello svolgimento delle sue mansioni. Queste portano a sollecitare il corpo in maniera inappropriata, favorendo l’insorgenza di danni nel breve, medio e lungo periodo. Molti lavoratori convivono con questi disturbi e non trovano una soluzione soddisfacente, mentre l’azienda avrebbe tutto l’interesse ad aiutarli.

Un programma educativo

Il problema può essere affrontato educando le persone alla consapevolezza di come si muovono e insegnando loro strategie posturali e motorie più efficienti di quelle abitualmente impiegate. Questo addestramento può essere realizzato con la Tecnica Alexander, un metodo rieducativo che si è dimostrato particolarmente efficace nel migliorare gli atteggiamenti individuali, sia in funzione preventiva che terapeutica. L’apprendimento avviene tramite sessioni pratiche, individuali e di gruppo, tenute da istruttori certificati. Non richiede l’uso di attrezzi, materiali o abiti particolari, bensì di istruzioni verbali specifiche abbinate a movimenti rieducativi, integrate dalla guida manuale dell’insegnante.

Diverse aziende in vari paesi del mondo hanno adottato la Tecnica Alexander per prevenire e curare i disturbi muscoloscheletrici, ridurre l’assenteismo, aumentare la produttività, ridurre i fattori di stress, migliorare le condizioni psicosociali dei lavoratori.

Le aziende italiane possono attivare corsi di Tecnica Alexander nell’ambito dei programmi di formazione alla salute e alla sicurezza attingendo ai fondi interprofessionali, al Fondo Sociale Europeo, ai contributi erogati dalle Camere di Commercio, oppure tramite incentivazione alla produzione mediante accordi di welfare aziendale. Tali corsi possono anche rientrare nel Modello INAIL OT-23 (sezione E-4: Interventi per la prevenzione dei disturbi muscolo-scheletrici).

La Tecnica Alexander in azienda

Per comprendere le ragioni di questa proposta partiamo da quanto successo in Svizzera. Nel 1999 una dipendente della Victorinox con dolori da sforzo ripetitivo risolve il suo problema prendendo lezioni di Tecnica Alexander. Questo suscita l’interesse dell’azienda, che convoca l’insegnante, Priska Gauger-Schelbert, e le propone di lavorare con i dipendenti. La collaborazione ha inizio nel 2001 e continua tuttora.

La Victorinox è la più importante ed avanzata fabbrica di coltelli d’Europa. Ha sede a Ibach, dove conta 950 dipendenti (650 in produzione, 100 in ingegneria meccanica e manutenzione, 200 in amministrazione). Molti di questi lamentavano dolori alle spalle, braccia e mani, oppure dolori al collo, testa e spalle, a seconda del reparto e delle mansioni. Talvolta le persone si assentavano per malattia e nei casi in cui il dolore diventava cronico potevano essere reintegrate solo dopo molto tempo e con mansioni diverse.

Per queste ragioni alla Victorinox hanno deciso di introdurre la Tecnica Alexander, inizialmente in via sperimentale in un reparto, per poi estenderla a tutti i reparti della fabbrica di Ibach. L’obiettivo principale era migliorare la salute e, al tempo stesso, non perdere efficienza nel lavoro. Era necessario trovare un equilibrio tra benessere dei lavoratori ed esigenze di produttività. Tutte le lezioni sono state realizzate durante l’orario di lavoro e a totale carico dell’azienda.

Risultati: in quattro anni le assenze per infortunio e malattia sono diminuite del 40%, le ore perse sono diminuite da 45.000 (2001) a 27.000 (2005); la riduzione di 18.000 unità si è tradotta in un risparmio annuo di 0,5 milioni di franchi svizzeri. Introdotta inizialmente per curare i disturbi muscoloscheletrici, la Tecnica Alexander è diventata nel tempo il principale strumento di prevenzione e di promozione della salute dei lavoratori.

Altre aziende importanti hanno compiuto la medesima scelta, tra queste, in Svizzera, la Unicible IT (informatica), Siemens AG (apparecchiature elettriche), Ville de Lausanne (servizi municipali); in Germania, la Treuhand GmbH (pratiche contabili), D.E.V.H. (assicurazioni), Steuerberaterverband Schleswig – Holstein (consulenza fiscale); negli Stati Uniti, Alliance Insurance Corporation (assicurazioni), Chevron-Texaco (energia), Cincinnati Children’s Hospital Medical Center (sanità); nel Regno Unito, The Guardian (stampa), British Film Institute (cinema), Clifford Chance (studi legali), BBC (televisione), Hewlett-Packard (computer), Grey Advertising (pubblicità), Chanel (moda), British Library (biblioteca), Marks & Spencer (grandi magazzini); e molte altre.

Vantaggi

L’introduzione di un programma educativo basato sulla Tecnica Alexander può portare considerevoli benefici alle persone, all’azienda e alla società:

  • Prevenire e alleviare i disturbi muscoloscheletrici.
  • Accrescere il senso di responsabilità per la propria salute.
  • Ridurre le ore di lavoro perse per infortunio e malattia.
  • Accrescere la motivazione del personale.
  • Favorire la cultura della prevenzione
  • Sensibilizzare il mondo produttivo alla tutela della salute.

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